Iniziativa del canton Berna - Maturità bilingue in Ticino

Berna promuove la maturità bilingue – Tedesco / Italiano in Ticino

Cerchiamo famiglie in Ticino disposte a ospitare giovani liceali

Per promuovere maggiormente l’italiano nei suoi licei, il Canton Berna propone dall’anno scolastico 2019/20 una maturità bilingue tedesco/italiano con frequenza di un anno scolastico intero in un liceo ticinese.

In accordo con i Dipartimenti dell’educazione, della cultura e dello sport del Canton Ticino e del Canton Berna, i Licei di Bellinzona e Mendrisio stanno accogliendo gli allievi bernesi iscritti a questo curriculum di maturità bilingue. Durante l’anno scolastico essi soggiornano presso famiglie ospitanti.

Il progetto riscontra un grande interesse e per il prossimo anno scolastico si sono iscritti ben 22 studenti liceali bernesi. La Divisione della scuola sta cercando delle famiglie disposte ad ospitare questi giovani molto motivati, dando a loro l’opportunità di immergersi nella realtà linguistica, sociale e culturale ticinese. La durata del soggiorno è da settembre 2021 a giugno 2022.

È previsto un compenso mensile per vitto e alloggio.

Per informazioni rivolgersi direttamente a  Brigitte Jörimann:

This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. / 091 814 18 15

Gianni Macconi

A nome di tutta la comunità italiana, il Comites Lugano-Ticino esprime il più profondo cordoglio a familiari, amici e collaboratori del presidente Gianni Macconi

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Il triste addio a Gianni Macconi: «Un generoso»

ESTRATTO  

 

                    Franca e Gianni Macconi nel loro negozio,  inizio anni Duemila.

                                              

Lunedì (16 nov, ndr) è scomparso Gianni Macconi, figura molto nota a Lugano. Classe 1929, il nome di Macconi è inscindibile dal negozio di famiglia sito per anni in via Pretorio. Fu il padre ad aprirlo nel 1925 e fu il primo negozio di filati e bottoni in città, affermandosi nel tempo come uno dei punti vendita più gettonati nel suo genere. Gianni Macconi vi lavorò con le amate sorelle per settant’anni, fino alla chiusura nel 2014, per raggiunti limiti di età.

«La notizia della morte di Gianni ha commosso tutti coloro che hanno avuto la fortuna ed il piacere di conoscerlo personalmente e coloro che per anni hanno frequentato il suo grande emporio cittadino – dice la presidente di Federcommercio Lorenza Sommaruga. (…) Era una figura di riferimento, un amico generoso e dal cuore grande. Commerciante illuminato, ha contribuito in prima persona alla scena commerciale del centro e alla storia di Lugano».

Di origine bergamasche, Macconi ha sempre amato fortemente Lugano, impegnandosi in diverse società cittadine. Un amore che si è tradotto in particolare nella battaglia per salvare l’Ospedale Italiano dalla prospettata fusione con il Civico negli anni Novanta, che Macconi combatté con successo come presidente dell’Associazione Ospedale Italiano di Lugano. (…) 

Fonte: www.cdt.ch

La parola ai Comites in Svizzera a cura della Redazione Silvio Di Giulio Presidente Comites Lugano



Giunto quasi alla fine del suo
mandato, ci può dire quali sono
stati gli aspetti positivi e, se ve
ne sono state, le criticità riscontrate?

In effetti il nostro mandato è scaduto
già in aprile 2020. Il mandato è stato
‘prorogato’ dal governo, probabilmente
per ragioni di budget. In aprile,
qualche collega, coerentemente, ha
preferito dare le dimissioni per la
scadenza del mandato.
Tanto premesso, vengo al merito
della domanda. Certamente ci sono
aspetti positivi. Il fatto stesso di aver
potuto operare per un quinquennio è
positivo. Nonostante le difficoltà a
tutti note, il nostro comitato continua
a operare anche se a rilento.
Appena insediato, il comitato ha partecipato
attivamente e in modo determinante
alla rielazione dei membri
CGIE, contribuendo a eleggere – per
la prima volta – rappresentanti del
Ticino.
Abbiamo organizzato diversi convegni
sulla migrazione; abbiamo offerto serate
informative su questioni fiscali
(in particolare sulla cosiddetta voluntary
disclosure) e rappresentato la
nostra collettività a eventi organizzati
da terzi. Per noi, la maggiore criticità
è stata costituita dal tentativo della
precedente amminsitrazione consolare
di alienare lo storico palazzo in cui
ha sede il Consolato di Lugano, e
all’interno della quale abbiamo il
nostro ufficio. Abbiamo perso tempo
nella ricerca di un’alternativa logistica,
inutilmente, perché poi la sede
– fortunatamente – non è stata
…permutata (sic!).


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